sabato 8 dicembre 2007

La Conquista del Mondo



Terminata la tournèe, la band si prese un periodo di riposo alle Bahamas. In questa nazione venne registrato il nuovo album del gruppo, intitolato Piece of Mind e pubblicato nel 1983. Il disco vide l'entrata in scena del nuovo batterista Nicko McBrain, ex collaboratore di Pat Travers e Trust inserito nella band dopo la defezione di Clive Burr, il quale non fu più in grado di sostenere lo stress delle numerose tournée. Sonoricamente l'album presentò nuove influenze musicali di scuola progressive rock, divenendo meno massiccio dei precedenti grazie all'inserimento di brani più melodici e strutturalmente più complessi e ricercati.
Gran parte di queste novità furono dovute proprio allo stile di McBrain, uno stile più tecnico e fortemente legato al jazz e al progressive, a differenza di quello di Burr che era più diretto ed incisivo. Un ulteriore aiuto venne da Dickinson che, laureato in storia e letteratura, compose testi molto colti. L'album fu molto apprezzato e il brano "The Trooper" divenne una delle canzoni distintive degli Iron Maiden.
Sempre alle Bahamas, il quintetto registrò nel 1984 il suo quinto album, denominato Powerslave. Il disco divenne anch'esso un grande successo e ripresentò sonorità più dure, conservando allo stesso tempo i tratti progressive inseriti nel precedente Piece of Mind. La caratteristica principale di questo prodotto fu comunque l'ispirazione del gruppo verso la civiltà egizia, che portarono nei testi riferimenti alla cultura e alle credenze di questo popolo antico. I due singoli Aces High e 2 Minutes to Midnight, assieme alla title track e alla traccia conclusiva Rime of the Ancient Mariner, ispirata all'omonimo poemetto di Coleridge, divennero presto classici del gruppo e furono suonate dal vivo in numerosi concerti. Il brano Flash of the Blade fa parte della colonna sonora di Phenomena, un film di Dario Argento.
Il loro successivo tour mondiale, il World Slavery Tour, fu uno dei più lunghi mai sostenuti dalla band. La tournèe ebbe una durata complessiva di undici mesi, per un totale di più di trecento concerti. Ad aggiungersi alle date del tour vi furono anche le partecipazioni al festival Rock in Rio da headliners (dove riunirono più di 300.000 fans) e alla Long Beach Arena, luogo dove fu registrato Live After Death (1985), considerato uno dei più grandi dischi dal vivo nella storia del metal.

Irona Maiden a Roma (20-06-2007)

venerdì 7 dicembre 2007

L'arrivo di Bruce Dickinson



Allontanato Di'Anno, gli Iron Maiden si misero immediatamente al lavoro per trovare un nuovo cantante. Nel 1981 il gruppo, al "Reading Festival", assistette all'esibizione di una band di nome Samson, la quale riscosse un gran successo ed un'ottima partecipazione del pubblico grazie anche al lavoro svolto dal vocalist Bruce Dickinson, all'epoca soprannominato Bruce Bruce o Air Raid Siren. Gli Iron Maiden decisero allora di ingaggiare proprio questo cantante che, a poche settimane di distanza dal festival, entrò definitivamente nel gruppo.
La band entrò in studio di registrazione nel
1982, e dopo pochi mesi fu rilasciato il terzo album, The Number of the Beast. Il disco presentò elementi sonori rinnovati rispetto ai due precedenti album e fu caratterizzato da un sound nuovo ed arricchito, ancora più vario dei precedenti, grazie alle notevoli capacità vocali di Bruce. Questo album è ancora tutt'oggi ritenuto tra i più importanti tra quelli prodotti dal genere metal, e tra i più influenti per le generazioni future di questo genere. Nel disco sono presenti alcune delle canzoni più importanti della band, come Children Of The Damned, Hallowed Be Thy Name, Run To The Hills e la title track The Number Of The Beast. Questi ultimi due furono anche estratti come singoli.
Come tanti gruppi heavy metal di quegli anni, anche gli Iron Maiden non erano esenti da accuse di satanismo lanciate dalle principali organizzazioni religiose. Quest'ultime cercarono a lungo di boicottare la distribuzione del disco, giungendo al punto di bruciarne varie copie in pubblico.
Il gruppo non fece molto caso alle polemiche e continuò ad andare avanti imperterrito, e così partì per il tour The Beast on the Road, in cui ebbe ruolo di headliner per quasi tutte le tappe, tranne che negli
Stati Uniti dove aprirono ai Rainbow, ad Ozzy Osbourne e ai 38 Special. Anche grazie a Dickinson e Smallwood, che contribuirono alla stabilità del gruppo, il gruppo riuscì a divenire ancora più dinamico e scatenato, con esibizioni live ancora più teatrali ed apprezzate che in precedenza.

Fear Of The Dark Live

giovedì 6 dicembre 2007

I Primi Successi


Con la nuova formazione fu registrato l'album d'esordio del gruppo, l'omonimo Iron Maiden, rilasciato nel 1980. L'album ebbe un ragguardevole successo e giunse alla posizione 4° delle classifiche britanniche, grazie a brani come Prowler, Running Free, Phantom of the Opera ed Iron Maiden, tuttora considerati pietre miliari della discografia del gruppo e dell'heavy metal in genere. Successivamente gli Iron Maiden partirono per il loro primo tour ufficiale, che entusiasmò molto le folle, stupefatte dalle loro prestazioni sia musicali che sceniche. Durante il British Steel Tour si esibirono come gruppo spalla dei Judas Priest e in seguito, nel resto dell'Europa, fecero da supporto alla tournée di Unmasked dei KISS. Per la prima volta suonarono anche in Italia, con tappe a Milano e Genova.
Tornati dal tour, Stratton se ne andò per divergenze musicali con gli altri membri, essendo più legato all'
hard rock che al neonato heavy metal. Nella band entrò così Adrian Smith, amico d'infanzia di Dave Murray e già chitarrista degli "Urchin".
Rinnovato l'organico, gli Iron Maiden iniziarono le registrazioni per il secondo album, pubblicato nel
1981 con titolo Killers. Il disco esibì una notevole maturazione nella tecnica e nella produzione, quest'ultima affidata a Martin Birch, già produttore di altri gruppi come Deep Purple e Rainbow, che provocò un notevole miglioramento nelle registrazioni in studio. L'album, sebbene considerato come valido dalla critica, grazie anche a canzoni come la title track, Wrathchild e Murders In The Rue Morgue , non riuscì a bissare il successo dell'esordio, posizionandosi al 12° posto nelle classifiche del Regno Unito.
Il quintetto iniziò così un nuovo tour mondiale, in cui furono headliner in
Europa e Giappone, (dai concerti nipponici venne estratto anche un EP, intitolato Maiden Japan, dal titolo di un live dei Deep Purple, Made in Japan), ed aprirono concerti anche negli Stati Uniti. Venne anche filmato per la prima volta un concerto live, chiamato Live at the Rainbow. In quel periodo, però, la voce di Paul Di'Anno, iniziò a subire gravi danni (oggi permanenti, per quanto egli porti tuttora in tour con una sua band le composizioni maideniane di allora) dovuti al grande abuso di alcol, fumo e altre droghe di cui il cantante faceva uso. Questi problemi rischiarono di rovinare l'intero tour della band, che fu così costretta a rimandarne le ultime tappe. Proprio per via di questi suoi eccessi, Harris decise di licenziarlo, anche se Di'Anno sostenne di essersene andato di sua volontà.

Prisoner Live

Chi Sono



Gli Iron Maiden sono stati fondati nel 1975 a Londra, dal bassista Steve Harris, proveniente da band come Gypsy Kiss e Smiler. Harris ebbe l'ispirazione per il nome del gruppo guardando il film "L'uomo dalla maschera di ferro", in cui compariva lo strumento di tortura detto "vergine" di Norimberga o "vergine di ferro" (in inglese iron maiden).
La prima formazione del gruppo era costituita da Harris al basso, Dave Sullivan e Terry Rance alle chitarre, Paul Day alla voce e Ron "Rebel" Matthews alla batteria. Dopo pochi mesi Sullivan fu sostituito da Dave Murray (il nuovo chitarrista ed il fondatore della band sarebbero stati gli unici membri fissi nell'arco della carriera del gruppo).
Pur essendo influenzati dal punk, gli Iron Maiden si proposero fin da subito come alternativi a gruppi come Sex Pistols e Clash, che allora dominavano le classifiche musicali. Nel clima musicale dell'epoca, dominato dal punk britannico, ebbero inizialmente difficoltà a trovare spazio; la loro grande occasione per farsi conoscere venne dal Ruskin Arms, uno dei pochi locali londinesi che proponeva musica dal vivo hard & heavy.
Oltre alla musica, la band curava molto anche la propria scenografia, in quanto i loro concerti erano spesso accompagnati da effetti pirotecnici (in genere fatti in casa). Proprio durante le esibizioni al Ruskin Arms fece una delle prime comparse "Edward the Head", una creatura dalle sembianze mostruose che, in seguito conosciuta come "Eddie", sarebbe diventata la loro mascotte ufficiale.
Dopo numerosi cambi di formazione, il gruppo trovò una certa stabilità con l'ingresso del cantante Paul Di'Anno e di Doug Sampson alla batteria. Questa formazione diede vita al primo demo degli Iron Maiden, intitolato The Soundhouse Tapes e venne inviato nel 1979 al produttore Will Malone. Quest'ultimo rimase positivamente affascinato dalle capacità del gruppo e decise di stipulare con loro un contratto discografico per l'etichetta discografica EMI.
In breve tempo il gruppo iniziò a produrre nuovi brani, tra i quali Sanctuary e Wrathchild (versioni iniziali di quelle contenute nei loro rispettivi dischi). Queste canzoni comparvero nella compilation Metal for Muthas, pubblicata il 15 febbraio 1980 dall'etichetta Sanctuary Records. Dopo questa pubblicazione, Sampson abbandonò per motivi di salute la band, e fu prontamente sostituito da Clive Burr. Successivamente Harris reclutò anche Dennis Stratton come secondo chitarrista.

Infinite Dreams Live